SCAT e ITALSCANIA inaugurano il primo impianto LNG in Umbria

 

 

 
 
 

 

Inaugurata a Magione, nei presi di Perugia e vicino all’Autostrada del Sole, la prima stazione di rifornimento di GNL in Umbria, che diventa la venticinquesima in Italia.

l’impianto di proprietà  SCAT è stato inaugurato dal presidente  Andrea Salsi, da Franco Fenoglio, AD e presidente di ITALSCANIA e da Aldo Bernardini, Amministratore delegato HAM Italia, società che ha costruito l’infrastruttura

 

 

A Magione, in provincia di Perugia, praticamente all’uscita della bretella Arezzo-Firenze e a un tiro di schioppo dall’Autostrada del Sole, Franco Fenoglio, A.D.  e presidente di ITALSCANIA ha tenuto a battesimo il primo impianto di distribuzione di LNG, costruito da HAM Italia e appartenente alla Rete gestita da SCAT. Ad accogliere i visitatori un trattore SCANIA LGL di ultimissima generazione da 410 CV.


Alla cerimonia inaugurale, oltre  Franco Fenoglio, Andrea Salsi, Presidente SCAT, Aldo Bernardini, Amministratore delegato HAM Italia, e il sindaco di Magione Giacomo Chiodini. Tra i presenti i vertici di Toscandia, Concessionaria SCANIA, rappresentati da Luciano e Giuseppe Barelli.


Scat è un’azienda leader nella distribuzione e commercializzazione al consumo o all’ingrosso di prodotti petroliferi, è presente in maniera capillare nel Nord, soprattutto nelle provincie di Reggio Emilia, Modena e Parma, con circa 70 stazioni di servizio. L’Azienda ha ora deciso di fare un passo in avanti investendo nella costruzione della sua prima stazione di rifornimento LNG.


“Il Metano liquido per il trasporto pesante – ha detto Andrea Salsi – rappresenta una grande  rivoluzione, sia per la riduzione dell’impatto ambientale e dell’inquinamento acustico oltre a un notevole risparmio economico. Scat non voleva ne’ poteva mancare questa sfida ma anche questa opportunità. Per questo- ha detto ancora Salsi – abbiamo voluto investire in Umbria, una zona che non è in un’area geografica di nostra appartenenza ma è comunque un punto fortemente strategico per il trasporto merci non solo, naturalmente – del Centro Italia.”


Gli ha fatto eco Franco Fenoglio secondo il quale, però :”solo lavorando insieme a livello di ecosistema, coinvolgendo le aziende di trasporto, i rivenditori e la committenza che si riuscirà davvero a guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto  sostenibile. E questo – ha continuato Fenoglio – è il momento di agire per dare risposte concrete alle grandi aspettative che si hanno nei confronti del mondo del trasporto, chiamato a ridurre al più presto il proprio impatto nei confronti di clima e di ambiente”.

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