AUTRASPORTATORI SORPRESI DALL'AUMENTO DEL GASOLIO

Gli autotrasportatori italiani hanno avuto una bella sorpresa in questo inizio d’anno. Non sono bastate tutte le difficoltà dovute alla pandemia che ha costretto le imprese di autotrasporto nel 2020 a tenere parcheggiati i camion per molti mesi e a dover fare i conti con la drastica diminuzione della produzione e delle merci trasportabili. La situazione si è poi letteralmente ribaltata nel 2021, con una ripresa dell’economia inaspettata, ma per le aziende di autotrasporto si è presentato un grave problema di mancanza di autisti e anche in questo caso molti camion sono stati costretti a rimanere fermi.

C’erano grandi aspettative per il 2022, ma già alcune avvisaglie si erano presentate a novembre 2021, quando per un inspiegabile motivo, si parlava di aumenti consistenti per le materie prime: elettricità, gas e petrolio. Già, il petrolio. A completamento di un disastro annunciato, si è aggiunta una guerra insensata in Ucraina con conseguenti sanzioni ai danni della federazione Russa, nazione dalla quale l’Italia non importa solo il gas, ma anche il petrolio. Ecco schizzare i prezzi dei carburanti alle stelle passando da un costo al litro di € 1,550 a € 2,450.

Un aumento insostenibile per gli autotrasportatori, si pensi che un pieno di gasolio nel 2021 costava circa 500 Euro e ad oggi che scriviamo (marzo 2022 ndr), il costo è lievitato a oltre 1300 euro.

Una condizione davvero impossibile da sostenere per un’impresa di autotrasporto merci che basa il suo fatturato per almeno l’80% sul trasporto merci su gomma.

Moltissimi di loro sono ricorsi alle borse di carico che aiutano in modo considerevole a viaggiare a pieno carico anche sulle tratte di ritorno e quindi aiutano gli autotrasportatori a sostenere le maggiori spese dovute agli aumenti insensati del carburante. In Italia è Transpobank la borsa carichi più diffusa e connette ogni giorno migliaia di autotrasportatori con trasporti su tutto il territorio nazionale.

La merce non manca di certo, il PNRR ha decisamente dato una svolta per la crescita del mercato italiano per l’anno in corso e per quelli a venire, certamente l’aumento dei prezzi delle materie prime oltre ai costi del carburante, nasconde altresì l’insidia dell’inflazione; l’accesso al credito per le imprese sarà altrettanto molto meno conveniente se le previsioni dovessero avverarsi e chiudere il 2022 con un’inflazione vicino al 6%.

Il governo sta cercando di intervenire tempestivamente per risolvere il problema del carburante, partendo dall’abolizione di alcune accise che sono in vigore da decenni prevedendo un taglio dell’Iva che in caso di aumento del valore del carburante aumenta di riflesso il gettito per lo Stato. Basterà?

Probabilmente no, va valutato anche il fenomeno stesso dell’aumento improvviso. Il dito è puntato verso le stazioni di rifornimento che hanno le cisterne piene di gasolio acquistato a prezzi 2021 e lo vendono a prezzi aumentati fino al 40% e del tutto ingiustificati.

Speriamo quindi in una rapida soluzione di questo problema annoso per le imprese di autotrasporto, se ne parlerà molto anche all’imminente Transpotec, la fiera del trasporto più importante d’Italia che si terrà nella nuova location di Fieramilano Rho nel prossimo mese di maggio.

Per riprendere il discorso delle borse carichi, non mancherà Transpobank con un proprio stand in Fiera con alcune sorprese per quanto riguarda l’innovazione del servizio che sarà in visione esclusiva per i propri Clienti.  A pensarci bene, Transpobank che compie 33 anni di attività proprio quest’anno, è da sempre ritenuto un servizio tecnologico ma anche eco-compatibile. Si pensi in trenta tre anni di attività, quanti veicoli hanno viaggiato a pieno carico anziché tornare a vuoto, si parla di milioni di carichi e miliardi di tonnellate di merci trasportate grazie alla prima piattaforma telematica dei trasporti.

Se aggiungiamo che la borsa carichi interagisce con Tracker.it, una delle piattaforme europee più diffuse per la localizzazione dei veicoli in tempo reale e che anch’essa contribuisce fattivamente dal 1996 a evitare spechi di carburante e di emissioni, grazie al controllo dei percorsi effettuati e ai tragitti migliori per risparmiare tempo e carburante.

Per riagganciarci nuovamente al discorso sul PNRR, Transpobank in Italia sta diventando sempre più il partner tecnologico di riferimento anche per porti ed aeroporti. Nello scenario complesso della logistica integrata, la borsa carichi risulta sempre più apprezzata per integrare i trasporti proveniente dalle navi cargo per smistare i carichi ed i container e consentire la distribuzione via terra grazie al contatto immediato con migliaia di autotrasportatori abbonati alla borsa noli.

Un sistema telematico avanzato e semplice da utilizzare che avvantaggia sempre di più autotrasportatori e spedizionieri che lavorano quotidianamente all’interno della borsa carichi con fatturati maggiori rispetto a chi fa il fai-da-te ed evita le tecnologie che oggi sono essenziali per crescere, diversificare e aumentare i profitti. Anche di questo, se ne parlerà al Transpotec di Milano dal 12 al 15 maggio prossimo, dove saranno previsti tre convegni presso lo stand di Transpobank – Tracker.

 

AB

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