Il mercato dei veicoli commerciali non arresta la frenata

Ancora in negativo il mercato dei veicoli commerciali che a settembre registra una contrattura del 19,4%. Per UNRAE occorre rivitalizzare il mercato e accelerare la transizione verso soluzioni di mobilità più sostenibili

Dopo il crollo di agosto (-30,7%), anche in settembre il mercato dei veicoli commerciali con ptt fino a 3,5 t in Italia registra un calo molto pesante.

In negativo il mercato dei veicoli commerciali

Il mese consuntiva solo 14.212 immatricolazioni, contro le 17.631 di settembre 2023: 3.419 unità in meno, pari a una contrazione del 19,4%. Dopo 15 mesi di crescita ininterrotta, gli ultimi due mesi in negativo incidono sul risultato del periodo gennaio-settembre: la crescita si riduce al 7,4% con 150.644 unità immatricolate, 10.442 in più dello stesso periodo 2023.

La quota di mercato dei veicoli elettrici puri nei primi 9 mesi del 2024 rimane ferma all’1,8%, dimezzandosi rispetto al 3,6% dello stesso periodo del 2023 (2,0% nel solo mese di settembre 2024).

Le proposte di UNRAE

Il Presidente dell’UNRAEMichele Crisci, propone una revisione degli incentivi per i veicoli commerciali nel triennio 2025-2027 con l’obiettivo di rivitalizzare il mercato e accelerare la transizione verso soluzioni di mobilità più sostenibili: “Occorre eliminare l’obbligo di rottamazione per i veicoli ad alimentazione alternativa, prevedendo incentivi ridotti in assenza di rottamazione, aumentare gli incentivi unitari per i veicoli con tecnologie alternative e tradizionali e introdurre un credito d’imposta del 50% per investimenti privati in infrastrutture di ricarica fast (oltre 70 kW) fino al 2025, per promuovere la diffusione delle stazioni di ricarica”.

La struttura del mercato

La struttura del mercato dei primi 9 mesi 2024, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2023, evidenzia una crescita generalizzata per quasi tutti i canali di vendita. I privati, seppur in crescita in volume, perdono 0,3 punti di quota, al 14,9%. Il noleggio a lungo termine sale in quota al 32,1% del totale mercato (+0,4 p.p.), grazie alla spinta delle società Top e alla leggera crescita delle Captive. Il breve termine guadagna 0,3 decimali, salendo al 6,5% di quota, enti e società mantengono la prima posizione e, con una crescita superiore al mercato, salgono al 39,2% di share (+0,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni si fermano al 7,4%, cedendo 0,6 punti.

Sul fronte delle motorizzazioni, in gennaio-settembre il diesel – unica motorizzazione in crescita – guadagna 4,2 punti di quota e sale all’84,0% del mercato. Il motore a benzina e Gpl cedono entrambi mezzo punto, fermandosi rispettivamente al 3,7% e 2,6% di quota, il metano scende allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in. Come anticipato, in forte calo i veicoli BEV, che passano dal 3,6% di un anno fa all’1,8% attuale, mentre i veicoli ibridi perdono 0,7 punti e coprono il 7,7% del totale. Di conseguenza, la CO2 media ponderata nei 9 mesi dell’anno cresce del 4,6% a 195,5 g/Km (rispetto ai 186,9 g/Km dello stesso periodo 2023).

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