Si chiamano Energy Efficiency Days. Sono le giornate di dedicate alle tecnologie per la riduzione del consumo di carburante, per abbattere le emissioni nocive e per rendere efficiente la professione del trasporto.
Sicuramente la ricerca di motori che possano funzionare con combustibili alternativi è la strada che affascina di più, perchè quella che ottiene le emissioni zero. Quindi motori ad idrogeno, ibridi, elettrici a gas e biodiesel. E non si tratta solo di prototipi, ma in molti casi di realtà già operative nei diversi mercati.
Lo hanno testimoniato a Lione due grossi clienti della Losanga: La Poste, Devet e la Boutique Guerlain che da anni hanno cominciato una politica di utilizzo di veicoli anche elettrici al 100%.
Sebbene, dunque, il Diesel rimarrà la tipologia di alimentazione preferita per il trasporto delle merci sulle lunghe distanze, in ambiente urbano, invece, è possibile immaginare soluzioni alternative con basse emissioni di gas serra, più rispettose dell'ambiente. Renault Trucks attualmente commercializza veicoli alimentati da tecnologie alternative al gasolio: elettrici, a biodiesel o a gas naturale compresso (GNV). Altre soluzioni sono in fase di sperimentazione come lo sviluppo di un veicolo di 16 ton, 100% elettrico, con estensione dell’autonomia.
Senza dubbio, però, bisogna lavorare anche sul diesel e, per questo, che è nato l'OPTIFUEL LAB 2, un protipo basato sul T Range che con le sue 20 tecnologie installate arriva - già oggi - a consumare il 22% in meno rispetto ad un T omologato! Significa una media di 7,2 l per 100 km risparmiati.
Come è possibile?
Prima di tutto ottimizzando le fonti di energia. Quando il conducente richiede energia, un computer analizza tale fabbisogno, per trovare la fonte energetica più idonea (solare, Rankine, ecc.). I pannelli solari che equipaggiano l’Optifuel Lab 2 sono stati realizzati appositamente per questo progetto. Essi devono soddisfare particolari vincoli: "I pannelli solari hanno dovuto seguire il profilo curvo del rimorchio in modo da non interferire con l'aerodinamica del veicolo", spiega Claude Covo. "Tuttavia, allo stesso tempo, dovevano essere in grado di far fronte alle condizioni che un camion incontra sulla strada e ad eventuali incidenti che potrebbero verificarsi. Non potevamo quindi utilizzare pannelli standard." I pannelli solari sviluppati per l’Optifuel Lab 2 sono quindi leggeri, indeformabili, dotati di 48 moduli che coprono una superficie di 40 m² e sono in grado di generare il 30% in più di energia rispetto ai pannelli standard.
Nonostante i continui miglioramenti apportati ai motori Diesel, parte dell'energia che utilizzano viene persa sotto forma di calore. Renault Trucks ha quindi sviluppato un sistema in grado di recuperare il calore contenuto nei gas di scarico. L'idea è molto semplice: convertire il calore dei gas di scarico in energia elettrica. "Tecnicamente, il sistema opera sulla base del ciclo Rankine", spiega Claude Covo. "Il calore dei gas di scarico viene recuperato tramite uno scambiatore, vaporizzando il fluido di lavoro e utilizzando questo vapore per azionare un generatore elettrico." Questo conferisce al veicolo una nuova fonte di energia elettrica, che attenua l’utilizzo dell’alternatore convenzionale.
Parallelamente a questa gestione avanzata delle fonti di energia, Renault Trucks ha anche lavorato per migliorare ulteriormente alcuni aspetti del veicolo. Per raggiungere questo obiettivo, particolare attenzione è stata rivolta all’isolamento della cabina. Le superfici vetrate utilizzano un particolare tipo di vetro con maggiori proprietà isolanti, mentre sul tetto vi è un deflettore regolabile. Quando il veicolo è fermo, il deflettore si apre per proteggere la cabina dal sole, mentre un aspiratore dell’aria, alimentato da un proprio pannello solare, rimuove l'aria calda all'interno della cabina. Quando il veicolo riparte, il deflettore si ripiega per migliorare le prestazioni aerodinamiche del veicolo.
In aggiunta ai miglioramenti aerodinamici, gli ingegneri Renault Trucks si sono anche concentrati sulla resistenza al rotolamento dell’autoarticolato. A tal fine, hanno adottato una soluzione originale che adatta costantemente il livello d’olio nell’asse motore in base alle esigenze di lubrificazione e raffreddamento. Quando il veicolo è sollecitato e necessita di coppia, il sistema aumenta la quantità di olio immessa nell’asse motore. Quando, invece, si procede a velocità stabile e l’asse motore ha meno bisogno di essere lubrificato e raffreddato, la quantità d’olio viene ridotta. L'olio viene stoccato in una sezione separata del serbatoio principale dell’asse motore. Questo permette al sistema di limitare le perdite di energia causate dal gorgoglio dell’olio.
Optifuel Lab 2 è inoltre dotato di pneumatici “prototipo” appositamente sviluppati da Michelin. Essi sono stati ottimizzati per avere una bassa resistenza al rotolamento in modo che possano contribuire in modo significativo alla riduzione dei consumi di carburante.
Il conducente rimane il fattore chiave quando si tratta di ridurre i consumi. Lo stile di guida può avere un'influenza superiore a 3 litri ogni 100 km in termini di consumo. Gli ingegneri dell’Optifuel Lab 2 non hanno trascurato questo aspetto e hanno sviluppato aiuti alla guida specifici. L’aiuto principale è il limitatore di velocità adattivo.
Adattato con un proprio GPS, il limitatore calcola la velocità ottimale che non deve essere superata, in funzione della posizione del veicolo e del profilo stradale.